L’eco della storia giunge alle orecchie di chi cammina per Parigi.
Antichi palazzi, che si elevano su strade calpestate da milioni di persone, statue e archi trionfali, che occhieggiano imponenti dall’alto, strade monumentali, che si intersecano nella perpetua crescita della città. Tutto può essere visto sotto la luce magnifica, romantica, a volte esaltante, della storia che attraversa e cresce con le generazioni.
Marta Moretto si aggira per la metropoli come una rabdomante vaga per i boschi, cerca nelle sue viscere i sentimenti più reconditi e li fa sgorgare in superficie; guarda laddove l’occhio del turista si sofferma molto poco, forse per niente, e ascolta …
Capta la voce del singolo uomo, così piccolo di fronte alle secolari costruzioni che lo sovrastano, e ce la restituisce attraverso i suoi scatti.
Tramite il suo obiettivo guardiamo i muri ed essi ci parlano. I muri non spiegano la storia dei millenni, ma raccontano le storie di ogni giorno.
Nelle sue fotografie stralci di calce colorata, forse c’è ancora qualcuno che direbbe imbrattata, da anonime bombolette spray, diventano espressione di quelle voci poco note da cui sono scaturiti, pezzi di vita carichi di risa, pianti, grida e sussurri. Grazie ad una prospettiva estremamente ravvicinata, Marta Moretto cattura dei dettagli, ottenendo immagini astratte, contemporanee. Ognuna di queste immagini corrisponde ad un momento irripetibile del vissuto parigino.

Viviana Bonacini