Il Diritto è interpretato attraverso la rappresentazione del modello psichico freudiano.
Nella mia opera, infatti, si individuano tre elementi: Io, lo spettatore, Es, il riflesso nello specchio di chi guarda l’opera, Super-Io, la Dea della Giustizia.
Lo spettatore e la sua immagine sono elementi infinitamente variabili, poiché a seconda di chi si riflette nello specchio, assumono le forme più eterogenee; ma su questa illimitata mutevolezza, regna incontrastata la Dea della Giustizia, portatrice e custode dei valori morali più alti, ideale a cui tendere per soddisfare il nostro costante bisogno di libertà.
Allo stesso modo il valore della legge riconosciuta e la sua efficacia dipende dalla sua interdipendenza e costante conflitto con la legge.
In questo senso, la legge può essere “illusione”, che si trova a dover affrontare un ordine che sembra accettabile ed efficace mentre è solo temporanea e fragile.
Museo | LA PERMANENTE | Milano | 2015
PROGETTO D’IO E LA COMUNITÀ DEGLI ARTISTI | 15/23 Dicembre
Museo | Internazionale | Italia Arte | MIIT | Torino | 2016
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